dal diario dei sogni svaniti...

 

<<Ore 21.02 del 10 dicembre 2002

Non so che fare... che dire... che pensare...

guardo la tastiera ed ho il cuore in gola... 

mi batte talmente forte che fra poco scoppierà...

tutto bello oggi, io... tu... alla fine il caso [o non so chi] ha voluto che ci sedessimo vicini...

non riuscivo a concentrarmi, a pensare, a capire che volevano dire gli altri che parlavano... non riuscivo nemmeno a guardarti negli occhi... poi…

"non smettere di lottare" mi hai detto... 

Dio mio... lottare... 

in macchina mi sono allungato sul sedile posteriore a guardare le stelle... non ho detto una parola che sembravo dormissi... ogni tanto controllavano se ci fossi... guardavo le stelle perché è l'unica cosa che so fare... 

sognare ad occhi aperti...

ho sognato si... ho sognato tanto poi mi sono accorto che i sogni a volte non si avverano e "devono" rimanere tali...

"non siamo fatti l'uno per l'altro... tu stai capendo la tua nuova realtà ed io la mia" ...

per cosa devo lottare dopo questa frase? E poi lottare solo perché?

per troppo tempo ho dovuto lottare contro me stesso per accettare "lei"... ora... ora che stavo sognando... ora che stavo volando... la realtà è tornata prepotentemente alla luce e mi ha fatto ancora una volta aprire gli occhi...

forse tutto è nato già sbagliato, ma noi eravamo ciechi e non l'abbiamo capito...

ci siamo illusi che poteva essere il nostro sogno più bello ed invece è un sogno e basta...

siamo stati bene... belle frasi... tanti sguardi... momenti intensi… sorrisi… poi?

Poi la ragione ha superato l’emozione…

La vita è emozione… la realtà invece è ragione…

Non so quando hai iniziato a pensare “a te”… ma è coinciso sicuramente con quando hai smesso di mandarmi messaggi, di telefonarmi, di… avermi nel cuore…

prima eri il pensiero che faceva battere il mio cuore” mi hai scritto…

 Dio mio che frase!!!

Sono caduto senza paracadute… sono tornato ad essere “il nuovo" che non conosce bene i nomi di tutti i colleghi, che ogni tanto fa qualcosa per tutti...

Presente… sono io…

quello che non sa cosa hai fatto al suo cuore,

quello che ti ha sempre in mente,

quello che ti manda sms sperando in una risposta,

quello che ti fa gli squilli sperando in un tuo squillo,

quello che va a letto con un magone in gola perché non ti ha sentito,

quello che di notte si sveglia e pensa chissà se stai dormendo,

quello… quello………

quello che è troppo giovane,

che sta lontano,

che è ancora ingenuo,

che non sa cosa vuol dire la vita,

che non sa cosa vuol dire vivere,

che non sa niente…

che crede ancora alle favole,

che ama in maniera semplice ma riesce anche a cacciare le palle ogni tanto,

che ha ancora il latte sotto i denti, che… che…

Ma che ne so……

che sta a scrivere ste cose invece di stare a casa della cuginetta ad aiutarla ad addobbare la stanza per le amiche perché domani compie 11 anni…

che è stanco mentre butta la spugna…

che non è capace di tenersi un sogno tra le mani che subito gli scappa…

che non è capace di nulla… solo di una cosa: di piangere mentre scrive le parole più dure della sua vita…

che vorrebbe sentirsi dire “è stato bello, ma ora basta non fai per me” così da cancellare anche quest’altro capitolo della mia vita e capire finalmente che lui e l’amore sono su due pianeti diversi…

che non riesce a smettere di pensarti…

che non riesce a farsi una ragione di perché la vita lo sta facendo ancora soffrire…

che si è rotto le palle di avere un cuore a pezzi…

che vuole tornare a sorridere finalmente…

che vuole rivedere sul tuo volto il sorriso…

che… che ora esce dalla tua vita in punta di piedi per non svegliarti portandosi dietro luci ed ombre di una stella cadente…

ti ho nel cuore, ti voglio troppo bene, sei la mia ossessione, sei una parte importante della mia vita… ma forse pensare queste cose da solo non basta…

giovedì parto, vado da amici, non so quando torno, il capo si è arrabbiato un po’, ma non importa… capirà… ho voluto dirtelo tramite e-mail perché… non so perché… forse per paura che mi dicessi “ci vediamo sabato o domenica” e non avrei saputo dirti di “no”…

ora ti saluto… scusami se puoi… ma perderti è dura…>>

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